L’INFIORATA DI NOTO
Tra gli eventi organizzati nel periodo primaverile il tema dell’infiorata è sicuramente quello più affascinate, più interessante e più attinente alla stagione stessa.
Nella nostra isola diversi comuni organizzano manifestazioni primaverili al cui interno sono inserite le infiorate, ma quasi tutte coincidono con il giorno della celebrazione del Corpus Domini. Il motivo in questo caso è ovvio, per tradizione, infatti, la processione del Corpo del Signore è stata sempre preceduta da un corteo di bambini, generalmente quelli che hanno appena vissuto la loro Prima Comunione, il cui compito è stendere davanti al passaggio dell’Altissimo una pioggia di petali e di fiori in modo da formare una sorta di tappeto su cui fare avanzare la Santissima Eucarestia. Da quando è arrivata la moda delle infiorate, ossia della realizzazione di disegni e quadri sul pavimento stradale utilizzando fiori e petali, la tradizione della Chiesa ha acquisito questa espressione artistica all’interno delle manifestazioni della pietà popolare per arricchire di colore, di gioia e di lodi il passaggio del Corpus Domini. Per questo motivo la maggior parte delle infiorate in Sicilia viene allestita proprio nel giorno di questa importantissima ricorrenza. Nel caso di Noto il discorso è diverso. L’infiorata qui è una celebrazione della Primavera, dei suoi colori, della sua bellezza, della sua forza di rinascita e di rivincita sull’inverno, dell’amore terreno. Essa è un motivo di aggregazione e di richiamo nel famoso centro del barocco siciliano di molti visitatori per dare loro un’immagine nuova, inusuale e ancora più eloquente dell’arte siciliana. Così a Noto l’infiorata viene allestita la terza Domenica di maggio e non ha alcun legame diretto con le celebrazioni liturgiche del rito cattolico. La città viene interessata per intero dall’evento, in quanto anche se l’opera principale è allestita su un’unica via, diversi quadri e spezzoni sono sparsi in tutto il paese per omaggiare le autorità o per mettere in evidenza alcuni punti forti del paese. Certamente nella capitale del barocco siciliano la realizzazione dell’infiorata non è solo una trovata turistica, ma è soprattutto un modo per celebrare l’arte barocca e per mettere in rilievo la forza incontenibile della sua evidente bellezza. Cosa c’è di più ricco dell’architettura barocca? Manca forse qualcosa nelle elaborate sculture che fregiano monumenti e case? E’ necessario aggiungere altro per celebrare la bellezza, lo stile e la raffinatezza? Sicuramente nulla, tali opere d’arte sono infatti quanto mai caricate anche nel dettaglio, eppure l’infiorata riesce ad aggiungere ad esse un ulteriore tocco barocco, qualcosa che mancava e che poteva ulteriormente rappresentare lo splendore di quell’epoca passata, oggi testimoniata dalla ricchezza dei palazzi, delle Chiese e delle opere monumentali. Se i muri delle case e di tali monumenti sono già talmente decorati da non poter aggiungere ad essi nulla, la stessa cosa non si può dire del manto stradale, unico luogo che non porta segni artistici e decorativi, ma questo è ovvio e normale per evidenti esigenze connesse al servizio cui le strade sono destinate. Pur tuttavia volendo dare al Barocco di Noto un giorno di più esaltante gloria e volendo omaggiare la memoria di coloro che ci hanno lasciato questo importante e prezioso tesoro, la decorazione delle strade con l’infiorata è sicuramente un’idea deliziosa e di successo. Indipendentemente dal tema trattato, quest’anno la Russia, l’infiorata con i motivi classici e romantici delle linee che compongono i vari disegni e con le raffinate ed eleganti geometrie dei fiori, specchia sul pavimento delle vie che la ospita tutta la ricchezze e la laboriosità della bellezza architettonica dei palazzi che le fanno da cornice, anzi, la naturale e inimitabile raffinatezza dei fiori entra in piena competizione con essa e per un giorno le ruba persino il primato. Fantastica l’idea di progettare un pavimento di fiori dalla cui base si innalzano le espressioni più belle del baracco esistenti al mondo. A questo punto si potrebbe obiettare che per completare il cofanetto artistico occorrerebbe trovare un’idea per la decorazione della volta celeste. Ma anche in questo possiamo dire che Noto è stata pensata e graziata, questa volta direttamente dal Creatore che con la sua genialità e generosità non ha fatto mancare nel cielo soprastante la città un altrettanto raffinato ed elegante gioco di nubi che conformasse anche il volto del firmamento alla bellezza del barocco siciliano. Espressione di una Volontà benevola che partecipa alle gioie degli uomini con le manifestazioni della sua inimitabile creatività.
Capo d’Orlando, 20/05/2014 Dario Sirna.